20 dicembre 2017

Radicali liberi

LOTTA AI RADICALI LIBERI
del dott. Marco Ceriani


C’è un grande match da vincere fuori dal ring, quello contro i radicali liberi. Non un partito politico e neppure di una frangia estremista, ma più pericolosamente le molecole (radicali tossici) che vengono prodotte durante il metabolismo respiratorio e durante lo stress ossidativo, incrementato dall’attività fisica intensa.
I radicali liberi, dal punto di vista chimico, sono delle molecole instabili (prive di un elettrone) che cercano altre molecole per sottrarre loro un elettrone per riequilibrarsi. Questo causa un grave e pericoloso meccanismo a catena di instabilità molecolare.
Si crea cioè un’azione demolitrice che colpisce tutte le cellule corporee, con un meccanismo “a domino”, determinando alterazione dei tessuti, invecchiamento precoce, perdita della miglior condizione ed efficienza sia mentale che fisica.
Un avversario cattivo e devastante! Come sconfiggerlo?
L’organismo umano possiede già alcune difese organiche localizzate nelle membrane cellulari (vitamina A e tocoferolo) e nel citosol (vitamina C, glutatione), oltre a enzimi antiossidanti (superossido dismutasi SOD, glutatione perossidasi GSHPx, catalasi CAT), ma non basta. Gli inquinanti atmosferici e l’attività fisica, intensa e continuata, moltiplicano l’azione tossica dei radicali liberi, dunque abbiamo bisogno di armi più potenti. 

Ecco quali:

Vitamina E (tocoferolo):  antiossidante con azione protettiva a livello delle membrane cellulari. Non si tratta di un’unica molecola ma di otto composti con attività differente. La vitamina E interviene anche nello sviluppo della massa muscolare e dei tessuti connettivi, ed è nota come “vitamina antisterilità”, agendo sulle secrezioni ormonali sessuali femminili e maschili. In associazione alla vitamina C è un importante fattore di protezione dai raggi UVA e UVB.
Dove si trova: latte e derivati, carne, riso e pane integrali, tuorlo d’uovo, olio di oliva, olive, noci, vegetali a foglia verde.
Dosaggio: 400 UI al giorno (aumenta in funzione del livello degli acidi polinsaturi nella dieta, omega 3).                                                       
Farmaci antagonisti: contraccettivi orali.

Vitamina C (acido ascorbico): è l’antiossidante più noto. In realtà non si tratta solamente di acido ascorbico ma di un complesso di ascorbati che è apportato più dai cibi naturali che non da molecole di sintesi. La vitamina C stimola il metabolismo cellulare, riduce i tempi di recupero e combatte la stanchezza fisica. Partecipa alla formazione del sangue e protegge i vasi capillari.
Essendo idrosolubile, non determina accumuli o dosaggi eccessivi.
Dove si trova: agrumi, spezie (peperoncino).
Dosaggio: 1 g al giorno         
Farmaci antagonisti: corticosteroidi, aspirina, contraccettivi orali

Vitamina A (retinolo) e Betacarotene: si tratta di composti che agiscono mantenendo e proteggendo l’epidermide e il tessuto connettivo. Agiscono contrastando la perossidazione lipidica delle membrane cellulari operata dai radicali perossidi. Sono inoltre coinvolti nella sintesi delle proteine.
Dove si trova: uova, latte e derivati, olio di fegato di pesce, fegato.
Dosaggio: 1 mg al giorno (30.000 UI Betacarotene)

Selenio: minerale essenziale per l’uomo. Compone gli enzimi antiossidanti, rafforza il sistema immunitario. Se associato allo zinco stabilizza le membrane cellulari proteggendole dai virus. Ideale la supplementazione di selenio (se organico ha un’attività biologica maggiore di quello inorganico) con zinco e le vitamine C ed E.
Dove si trova: carni, pesci, molluschi, latte e derivati, germe di grano, riso, noci, funghi, frutta e verdure.
Dosaggio: 100 microgrammi al giorno

Zinco: è un minerale particolarmente presente nelle ossa, nei denti, muscoli e fegato. Partecipa alla digestione dei carboidrati, regola il metabolismo del fosforo e l’assorbimento delle vitamine.
Dove si trova: uova, carne, molluschi, cereali integrali, legumi, semi e frutta secca.
Dosaggio: 50 mg al giorno                           
Farmaci antagonisti: contraccettivi orali.

Rame: come minerale ha azioni rilevanti nell’organismo umano, basti dire che partecipa alla produzione dell’acido ribonucleico (RNA), alla sintesi dei fosfolipidi, favorisce lo sviluppo osseo e del sistema nervoso. Interviene nell’azione dell’enzima SOD che agisce trasformando i radicali liberi in acqua ossigenata .
Dove si trova: carne, cereali integrali, pane integrale, legumi e frutta secca.
Dosaggio: 3 mg al giorno                               
Farmaci antagonisti: contraccettivi orali.

Coenzima Q10: molecola nota anche con il temine di “ubichinone”, è presente all’interno dei mitocondri (produttori di energia). E’ noto come la condizione di invecchiamento sia correlabile in parte alla carenza di questo fattore indispensabile alla vita. E’ dotato di un’azione simile alla vitamina E pur non essendo catalogabile come composto vitaminico (per produrlo l’organismo necessita di 12 micronutrienti per ottenerlo a partire dall’aminoacido tiroxina).
Dove si trova: pesce, carne, soia, cereali, noci e vegetali in genere.
Dosaggio: 10 mg al giorno

Glutatione: proteina (cisterna-acido glutammico-glicina) prodotta dal fegato che agisce come componente di enzimi ad azione antiossidante (glutatione per ossidasi), migliora l’assorbimento del ferro, maniene l’elasticità del collagene con effetti benefici sulle arterie e sulla pelle.
Dove si trova: asparagi, pompelmo, anguria.
Dosaggio: 30 mg al giorno



Nota finale: So quel che state pensando. “Se aumento i dosaggi consigliati per queste molecole benefiche otterrò sicuramente risultati migliori”. Ma non è affatto così, anzi: come insegna Paracelso «è la dose che fa il veleno».

Articolo pubblicato su Olympian's News 

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19 dicembre 2017

Assumere proteine per perdere grasso corporeo





  È ora di lasciarsi alle spalle chi incentra il suo mondo sui carboidrati. Infatti, a meno che abbiate in mente di correre per 40 km o di gareggiare agli Ironman World Championships, seguire una dieta molto ricca di carboidrati è come guardare le Pussycat Dolls e concentrarsi sulle loro caviglie. Quali sono i fattori nutrizionali principali quando si tratta di perdere grasso corporeo?
Beh, se la vostra risposta è proteine e grassi, sedetevi al primo banco: questi sono i due macronutrienti su cui dovete concentrarvi. Soprattutto le proteine.

     Studi scientifici hanno mostrato che un'assunzione elevata di proteine, combinata con allenamenti aerobici e allenamenti con i pesi, può migliorare la composizione corporea e ridurre il rischio cardiovascolare più di un apporto proteico tradizionale (cioè basso), combinato con un allenamento aerobico a intensità moderata.


Infatti, la credenza popolare che chi cerca di perdere peso dovrebbe limitare l'apporto proteico al 15% fa parte delle nozioni insensate promulgate dalla maggioranza dei medici che hanno un punto vita pericolosamente vicino ai centimetri di neve che cadono mediamente a Buffalo. Cosa succede aumentando l'apporto di proteine? Scopriamolo insieme.
     24 uomini e donne obesi o sovrappeso sono stati suddivisi casualmente in tre gruppi per un esame basato su alimentazione e allenamento durato 3 mesi.

1)  Dieta ricca di proteine e allenamenti aerobici e con opposizione di resistenza ad alta intensità (apporto proteico elevato + attività fisica);

2)  Dieta con apporto proteico moderato combinata con allenamenti aerobici e con opposizione di resistenza ad alta intensità (apporto proteico moderato + attività fisica);

3)  Solo dieta ricca di proteine (apporto proteico elevato + nessuna attività fisica).

È interessante osservare che tutti i gruppi hanno sperimentato riduzioni simili e significative del grasso corporeo, dell'indice di massa corporea e delle percentuali addominali e totali di grasso, oltre a miglioramenti simili nella sensibilità all'insulina. Quindi, assumere molte proteine di per sé fa perdere grasso corporeo. 

Foto courtesy www.powertecfitness.it the Leg Press Powertec


 In più, nel gruppo apporto proteico elevato + attività fisica si è osservata una riduzione del colesterolo e dei trigliceridi totali e un aumento del fattore di crescita insulinosimile 1 (IGF-1) e dell'IGFBP-1. 
Anche nel gruppo apporto proteico moderato + attività fisica c'è stata una riduzione del colesterolo totale, mentre nel gruppo apporto proteico elevato + nessuna attività fisica sono aumentati il colesterolo delle lipoproteine ad alta densità, il rapporto HDL - colesterolo totale, l'IGF-1 e l'IGFBP-1.

     Questo studio, quindi, evidenzia vari punti importanti:

1)  Per migliorare la composizione corporea, basta assumere più proteine;

2)  Le diete ricche di proteine fanno bene alla salute;

3)  Le diete ricche di proteine fanno bene al cuore;

4)  In materia di dieta, non fatevi consigliare dalla American Heart Association (AHA).

Analizzando l'ultimo punto, ecco qui qualche consiglio geniale dato da questo emerito gruppo: "La American Heart Association non raccomanda le diete ricche di proteine per perdere peso. Alcune di queste diete, infatti, limitano l'assunzione di cibi salubri che forniscono nutrienti essenziali e non apportano la varietà di alimenti necessaria per soddisfare adeguatamente i fabbisogni nutrizionali. Chi segue queste diete per molto tempo può non assumere dosi sufficienti di vitamine e minerali, e può correre altri rischi potenziali per la salute". Ma cosa diavolo dice la AHA?
Dott. Jose Antonio


Conclusione
Il consumo di una dieta ricca di proteine (3,4 g / kg / g) in combinazione con un programma di allenamento di allenamento pesi pesante può conferire benefici per quanto riguarda la composizione corporea. Inoltre, non ci sono prove che il consumo di una dieta ricca di proteine abbia effetti deleteri.




Riferimenti:
1 Arciero, P. J., et al. (2008). Moderate protein intake improves total and regional body composition and insulin sensitivity in overweight adults. Metabolism. 57:757-765.
2 American Heart Association. (2008). High-Protein Diets. Retrieved from American Heart Association Web site, www.AmericanHeart.org.












Nota del redattore: Il dott. Jose Antonio è il responsabile dell’International Society of Sports Nutrition (www.TheISSN.org). I suoi altri siti comprendono wwww.SupplementCoach.com, www.Javafit.com, www.PerformanceNutritionShow.com e www.JoseAntonioPhD.com.

Articolo pubblicato su Olympian's News / Iron Man magazine Copyrights 2008- 2017


Altri Riferimenti

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