23 dicembre 2015

Gli effetti anti catabolici degli amminoacidi

del Dott. Mauro Di Pasquale


Una ricerca recente ha mostrato che i segnali del catabolismo proteico muscolare stimolati dalla somministrazione degli ormoni dello stress possono essere attenuati da una somministrazione simultanea di una soluzione di aminoacidi ramificati (BCAA). In questo studio a dei volontari maschi sani fu somministrata una infusione di ormoni dello stress compresi l’adrenalina, il cortisolo e il glucagone o da soli o combinati con una soluzione bilanciata di aminoacidi ramificati, entro un periodo di 6 ore. Dopo 6 ore di infusione di ormoni dello stress, fu osservata una diminuzione nella sintesi proteica della muscolatura scheletrica misurata dalla distribuzione della misura e dalla concentrazione dei ribosomi.


La diminuzione fu prevenuta da una infusione della soluzione bilanciata di aminoacidi. Successivamente all’infusione dei tre ormoni catabolici, fu notata una diminuzione nel contenuto degli aminoacidi totali liberi sia nel muscolo che nel plasma. Dopo aver incluso aminoacidi nella soluzione infusa, non fu osservata la diminuzione significativa nella glutammina muscolare causata dai tre ormoni. Il cortisolo, l’insulina e il glucosio nel plasma aumentarono in risposta alla infusione dei tre ormoni da soli o in combinazione con degli aminoacidi.

Recentemente l'interesse dei ricercatori si è spostato verso lo studio del metabolismo dei singoli aminoacidi, ed in particolar modo della glutammina. La glutammina è il più abbondante aminoacido nel sangue. I suoi livelli nei muscoli e nel sangue diminuiscono marcatamente in seguito a infortuni e sepsi, ed è rapidamente consumato dalle cellule che si replicano continuamente come i fibroblasti, i linfociti e le cellule endoteliali intestinali. La glutammina e l’alanina trasportano due terzi dell’azoto degli aminoacidi in circolo, e nello stato postassorbimento e di infortunio rappresentano più del 50% degli aminoacidi rilasciati dal muscolo.


Nello stato di stress, la glutammina rilasciata dai muscoli è assorbita dal tratto intestinale, dove in parte è convertita in alanina, la quale è poi convertita dal fegato in glucosio. È probabile che una buona porzione dell’alanina convertita dalla gluconeogenesi epatica sia fornita dall’intestino. La glutammina è quindi metabolizzata in ammoniaca dall’intestino. L’ammoniaca è poi trasportata dalla vena porta direttamente al fegato per l’eliminazione attraverso il ciclo dell’urea. Nella condizione di stress sembra che la glutammina possa sostituire il glucosio come fonte di energia. Osservazioni simili sono state fatte durante la somministrazione di glucocorticoidi.

E' altamente probabile pertanto che l’assunzione di glutammina, ed in particolare di glutammina in forma peptidica che garantisce la massima assimilazione, possa diminuire il catabolismo proteico nell’intestino e nella muscolatura scheletrica in certe condizioni di stress estremo come quelle derivanti da un allenamento intenso.


Articolo tratto da “Amminoacidi e proteine per l’atleta” del Dott. Mauro di Pasquale – Pubblicato da Sandro Ciccarelli Editore – All rights Reserved

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