8 gennaio 2013

Integratori o "supplementi"?

del Dott. Marco Ceriani

Non ho mai amato la parola “integratori”.  E’ un termine che è stato troppe volte frainteso e combattuto dai media che l’hanno spesso e a torto considerato “l’anticamera del doping”. Con il termine “integratori” sono indicati quasi sempre prodotti commerciali per il dimagrimento e quasi mai i prodotti validamente formulati per la performance e il benessere (minerali, vitamine, antiossidanti e molecole proteiche in genere). Questi per me sono “i supplementi”, sostanze che risultano spesso fondamentali per integrare nel modo opportuno un’alimentazione che deve essere comunque programmata per le esigenze del singolo atleta.

Un supplemento in pratica è un alimento che apporta determinati nutrienti in forma purificata e concentrata. Si tratta quindi di formulazioni ideali, per quantità e qualità dei nutrienti, per integrare la tua alimentazione giornaliera, ma anche per sostituirla in determinate situazioni, come nel periodo pre-competitivo, rendendo più semplice assumere nutrienti.

Un supplemento deve quindi essere formulato con ingredienti accuratamente selezionati e concentrati: solo in questo modo può garantirti un apporto mirato dei singoli nutrienti indispensabili a ottimizzare le tue performance e il tuo livello di forma fisica. Scopo principale dei supplementi è infatti quello di apportare molecole utili a livello energetico o funzionale, massimizzando la velocità di assorbimento. Quello che distingue un supplemento da un comune alimento è l’assenza di nutrienti inutili o non richiesti, garantendo così un assorbimento mirato e rapido dei nutrienti.

Devi calibrare la tua strategia di supplementazione, così come quella dietetica, sulle tue esigenze metaboliche che ovviamente non corrisponderanno mai a quelle dei tuoi compagni di allenamento. Ogni atleta ha infatti un proprio metabolismo frutto di parametri soggettivi come: genetica, sesso, peso, età, alimentazione, frequenza e intensità dell’allenamento, lavoro svolto e condizioni climatiche. La temperatura esterna è un parametro tutt’altro che marginale perché non è propriamente la stessa cosa svolgere un allenamento a 40° sopra o sotto lo zero. È per questo motivo che lo sci di fondo è uno degli sport con il più alto dispendio energetico in assoluto.

È bene evidenziare che la supplementazione di molecole e composti vitaminici, anabolici e funzionali non è un elemento facoltativo della strategia nutrizionale, ma al contrario rappresenta per tutti gli agonisti una assoluta necessità. Se è infatti vero che una “sana e variata alimentazione può apportare tutti i nutrienti indispensabili all’organismo” (come consigliato dal Ministero della Salute), è anche vero che oggi, a causa di uno stile di vita sempre più frenetico, si è obbligati a consumare alimenti che non sono né freschi né completi dal punto di vista nutrizionale (quasi sempre la tua alimentazione ha un eccesso di zuccheri e grassi, con poche proteine, fibre e vitamine). Si tratta essenzialmente di alimenti morti. Cibi privi di qualunque apporto di molecole vive e vitali.

Considera che tu, come atleta, hai un fabbisogno nutrizionale più alto di un normale individuo sedentario. Quindi non dovresti ignorare i supplementi che sono appositamente formulati per il prima e dopo l’allenamento e la competizione.  I supplementi appartengono alla categoria degli alimenti e NON a quella dei farmaci. Se sei una persona sana, non esistono formulazioni pericolose e il rischio di sovradosaggi tossici è praticamente identico a quello dei comuni alimenti. Ricordati sempre di pianificare la tua strategia di supplementazione sulle tue specifiche richieste metaboliche e caratteristiche nutrizionali.


Articolo liberamente tratto da "Fight Diet" di Marco Ceriani. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.

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