23 ottobre 2012

Gli effetti antiossidanti della creatina

di Jerry Brainum

La creatina è senza dubbio uno degli integratori alimentari più efficaci. Sebbene la sua funzione principale sia servire da fonte di supporto del ripristino energetico per la sintesi di ATP nei muscoli, ha anche molte altre funzioni aggiuntive. Per esempio, la creatina può favorire l’eliminazione dell’acidità in eccesso nei muscoli, e ciò dovrebbe di per sé favorire il mantenimento della produzione energetica. Può anche essere coinvolta nell’effetto di volumizzazione della cellula, precursore dei processi anabolici cellulari, e può favorire la sintesi proteica muscolare.

Uno studio di qualche anno fa ha scoperto che la creatina può funzionare anche come antiossidante, proteggendo contro gli effetti distruttivi dei radicali liberi che sono prodotti costantemente durante il metabolismo dell’ossigeno.


Sebbene il corpo abbia dei meccanismi antiossidanti, come i sistemi del glutatione e del superossido dismutasi, a volte questi possono essere sopraffatti e noi abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile per proteggerci contro gli effetti nocivi dei radicali liberi. Lo studio ha scoperto in particolare che la creatina ha protetto in modo efficace contro l’assalto degli ioni acquei, una forma di radicale libero attiva in un ambiente acquoso come il sangue. La creatina è risultata invece  meno efficace contro i radicali liberi che attaccano le strutture grasse, ma per quello possiamo contare sugli antiossidanti liposolubili come la vitamina E e il beta-carotene che tutti gli sportivi dovrebbero assumere quotidianamente.

La notizia che la creatina ha un’attività antiossidante non è sorprendente quanto potrebbe sembrare di primo acchito. Uno dei precursori alimentari della sintesi della creatina nel corpo, l’amminoacido L-arginina, è di per se un antiossidante, anche se è un precursore immediato dell’ossido di azoto, un radicale libero che ha molti effetti positivi, compresa la stimolazione del tessuto erettile sessuale in entrambi i sessi. Quando confrontata con il glutatione, la creatina ha mostrato un’attività più debole, inducendo gli autori a dire che il suo ruolo come antiossidante è più di sostegno che primario.

D’altra parte, dato che la creatina si distribuisce in tutto il tessuto muscolare, può aiutare a proteggere le cellule muscolari dall’attività dei radicali liberi che si verifica durante l’attività fisica, riducendo la fatica muscolare e smorzando la disgregazione proteica. Quest’ultimo effetto è infatti dovuto allo stimolo dei radicali liberi di una sequenza di disgregazione muscolare conosciuta come il percorso dell’ubiquitina. L’effetto come antiossidante della creatina spiega anche perché può riuscire a curare alcune malattie neuromuscolari caratterizzate da un’ossidazione fuori controllo, comprese le malattie degenerative del cervello come la malattia di Huntington e la sclerosi laterale amiotrofica, detta anche morbo di Lou Gehrig.


Bibliografia: Lawler, J.M., et ali (2002). Proprietà antiossidanti dirette della creatina. Biochem, Biophysical Res Commun. 290, pp. 47-52.

Articolo tratto da “Applied Metabolics Volume 5“, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.

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