20 settembre 2012

Gli integratori di vitamine e minerali contribuiscono a migliorare la performance?

di Jerry Brainum

Sono attualmente in commercio molti tipi di bevande per lo sport che, secondo i loro produttori, dovrebbero contribuire ad aumentare la performance atletica e di allenamento. Molti cosiddetti “esperti” della nutrizione hanno scritto che non è necessario ricorrere a questi drink e che la maggior parte delle persone che conducono una vita attiva dovrebbe bere della semplice acqua. La disidratazione è il vero nemico dell’attività, affermano questi cinici, e l’acqua ne è la cura. In che modo, tuttavia, l’ingestione di semplice acqua può essere paragonata ad alcune di queste bibite per lo sport ad alta tecnologia?

Un gruppo di scienziati provenienti dall’Oregon, dal Kansas e dall’Oklahoma hanno provato a rispondere a questa domanda. Essi hanno testato 3 tipi di drink per lo sport attualmente in commercio, in combinazione con integratori a base di vitamine e minerali (VMS = Vitamin-Mineral Supplement), contro della semplice acqua tra i membri di due squadre di calcio della scuola secondaria superiore, di età media tra i 14 e i 17 anni. Questi giovani atleti sono stati impegnati in un programma estivo di forza di 8 settimane, con la stessa routine di allenamento, in pratica sessioni di 70 minuti ciascuna, per 5 giorni alla settimana.

La Squadra 1, formata da 20 atleti, beveva il drink per lo sport, mentre i 23 atleti della Squadra 2 ingeriva della semplice acqua. Trenta minuti prima dell’allenamento, gli appartenenti alla Squadra 1 dovevano bere una bevanda ad alto contenuto di colina e di fenilalanina, un aminoacido, e prendere l’integratore vitaminico-minerale. Nel corso della sessione di allenamento, questi giovani atleti ingerivano un’altra bibita, questa volta ricca di potassio, magnesio e glutammina. Una volta terminata la sessione di allenamento, bevevano un terzo tipo di integratore liquido, un preparato di recupero contenente carboidrati, proteine, aminoacidi e creatina.

I risultati dello studio non evidenziarono significative differenze in termini di composizione corporea tra la Squadra 1 e la Squadra 2. In ogni caso, i soggetti della Squadra 1, per cui era prevista l’integrazione dei nutrienti in forma liquida, evidenziarono dei maggiori incrementi di forza sia nello squat che nelle distensioni su panca (bench press) rispetto al gruppo ad acqua o alla Squadra 2. Gli atleti della Squadra 1 mostrarono inoltre un miglioramento più marcato nel numero dei pull-up (trazioni alla sbarra) e nella distanza coperta nel salto in lungo.

Tutto questo portò alla conclusione che questi drink a base di nutrienti e gli integratori vitaminici-minerali apportino dei vantaggi che la semplice, sola acqua non è in grado di offrire.

Articolo tratto da “Applied Metabolics Volume 2“, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.

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