24 maggio 2012

Gli effetti fisiologici della fosfatidilserina

di Rehan Jalali e Stephen Adelè




[caption id="attachment_3852" align="alignleft" width="180" caption="Uno degli integratori più efficaci e meglio studiati è la fosfatidilserina (PS)."][/caption]

Siete stressati? L’indolenzimento muscolare dura giorni dopo gli allenamenti in palestra? Siete meno lucidi di prima? Nonostante l’allenamento e la dieta quel giro di grasso attorno alla vita non se ne vuole andare? Molto probabilmente i vostri livelli di ormone catabolico (cortisolo) sono molto alti!


Oggi sul mercato ci sono molti integratori sportivi che promettono grandi risultati, dall’aumento della massa muscolare magra e del rilascio di ormone della crescita alla riduzione del grasso corporeo e molte altre cose. Solo alcuni di questi però sono davvero efficaci nel produrre risultati misurabili in tempi piuttosto rapidi sia nella composizione corporea che nelle performance in palestra. Uno dei più efficaci e meglio studiati è la fosfatidilserina (PS).


Lo so che è un parolone, ma dopo aver letto le informazioni relative a questo nutriente unico ed estremamente potente, vi sarà chiaro come questa sostanza possa aiutare i vostri sforzi nel massimizzare i risultati nel bodybuilding piuttosto che nel crossfit o nelle arti marziali e che lo dovreste considerare un integratore essenziale, specialmente se siete abituati ad allenarvi duramente.


Poiché questo integratore è relativamente sconosciuto a gran parte degli atleti, è importante capire che cos’è e come funziona.




[caption id="attachment_3858" align="alignright" width="135" caption="Gran parte della fosfatidilserina oggi in commercio è prodotta dalla lecitina di soia"][/caption]

La PS è un fosfolipide, un tipo di grasso presente in tutte le cellule del corpo che contiene il minerale fosforo e la versione integrativa in commercio è derivata o dalla lecitina di soia o dalla corteccia cerebrale bovina, anche se gran parte delle versioni oggi sul mercato sono tratte dalla soia a causa delle preoccupazioni più o meno giustificate per il “morbo della mucca pazza”.


La PS è presente naturalmente in alcuni alimenti, come gli ortaggi a foglia verde ed il riso, però in quantità molto piccole, oserei dire pressoché insignificanti per produrre un effetto concreto. L’integrazione pertanto è l’unico modo per assumere abbastanza PS e produrre effetti fisiologici




[caption id="attachment_3866" align="alignleft" width="240" caption="La PS contiene una molecola fosfatidile composta da un gruppo di testa che contiene fosforo insieme a un sottogruppo chimico di serina."][/caption]

La PS contiene una molecola fosfatidile composta da un gruppo di testa che contiene fosforo insieme a un sottogruppo chimico di serina. I fosfolipidi sono vitali per il funzionamento corretto delle membrane cellulari. I fosfolipidi tengono insieme le molecole nelle membrane cellulari. La PS presente nelle membrane cellulari può controllare molte funzioni importanti, compreso il movimento delle molecole dentro e fuori la cellula, il ricevimento dei messaggi cellulari provenienti dall’esterno della cellula e la comunicazione fra le cellule. Può anche proteggere le membrane cellulari dal danno causato dall’allenamento intenso e dai radicali liberi.


La PS è presente in grandi quantità nel cervello e specialmente nelle membrane delle cellule nervose. La ricerca clinica sulla PS risale a oltre 20 anni fa ma solo recentemente gli atleti dei vari sport ed i loro preparatori hanno capito e sfruttato a pieno tutti i benefici di questo integratore, con risultati che spesso hanno avuto dell’incredibile!


La fosfatidilserina ha mostrato di avere molti effetti positivi nel corpo, compreso il sostegno neurologico, la protezione delle membrane cellulari, lo stimolo della funzione cellulare ottimale e la soppressione del cortisolo.


Sostegno neurologico




[caption id="attachment_3855" align="alignright" width="160" caption="Gran parte delle tante ricerche sulla fosfatidilserina si concentra sulla sua capacità di migliorare la funzione cerebrale e la memoria."][/caption]

Gran parte delle tante ricerche sulla fosfatidilserina si concentra sulla sua capacità di migliorare la funzione cerebrale e la memoria. La PS è molto concentrata nel cervello, dove può aiutare a regolare il passaggio degli impulsi fra le cellule nervose. Inoltre supera velocemente la barriera ematoencefalica. In uno studio, i soggetti che hanno ricevuto 300 mg di PS al giorno per 12 settimane hanno mostrato un miglioramento della memoria e maggiore capacità di concentrazione rispetto al gruppo placebo. Un altro studio ha mostrato che i soggetti con deterioramento cognitivo moderato (un po’ di perdita di memoria) riuscivano a restare concentrati più a lungo e miglioravano la memoria a breve termine se assumevano 300 mg di PS al giorno. Anche altri studi più recenti confermano tutte queste scoperte.


Protezione delle membrane cellulari e funzione cellulare ottimale


La fosfatidilserina è presente nelle membrane cellulari e può esercitare un effetto protettivo contro il danno cellulare. Il danno cellulare può essere causato dall’invecchiamento e anche dall’allenamento intenso, perciò avere livelli appropriati di PS nel corpo è importante. Livelli ottimali di PS nelle membrane sono importanti per inviare segnali nelle cellule, compresi i sistemi di comunicazione secondari. La PS può anche influenzare il trasporto di minerali chiave dentro e fuori le cellule, compresi calcio, sodio, potassio e magnesio.


Soppressione del cortisolo


La ricerca ha mostrato che la fosfatidilserina può essere un forte agente di soppressione del cortisolo. La PS può ridurre l’ACTH (ormone adrenocorticotrofina) dopo l’attività fisica e ciò può favorire la riduzione della disgregazione muscolare susseguente l’attività fisica. Secondo molti studi, l’integrazione con PS può smorzare notevolmente il rilascio di cortisolo dovuto allo stress.


In uno studio, l’integrazione con fosfatidilserina a 800 mg al giorno ha ridotto i livelli di cortisolo di ben il 30% in più rispetto a un placebo assunto dopo un allenamento con opposizione di resistenza pesante.



Articolo tratto da “Guida per i consumatori di integratori per lo sport” di Rehan Jalali e Stephen Adelè. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. All Rights Reserved.

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