17 aprile 2012

Le ultime novità sull'HMB

di Jerry Brainum

Gli scienziati dell’università statale di New York a Stony Brook hanno presentato uno studio che esamina gli effetti dell’HMB a livello cellulare. L’HMB, ovvero beta-idrossibeta- metilbutirrato, è un metabolita della leucina, un aminoacido a catena ramificata. Parecchi studi precedenti avevano sottolineato come questa sostanza fosse in grado di prevenire il processo di disgregazione muscolare che avviene dopo un esercizio con i pesi. In questa nuova ricerca, gli scienziati hanno esposto due colture di cellule muscolari, una proveniente dai muscoli scheletrici e l’altra da quelli cardiaci, a delle concentrazioni di HMB in provetta, per un periodo variabile da due a quattro giorni. I risultati hanno mostrato che l’HMB aumentava l’ossidazione cellulare, anche dopo esser stato rimosso dalle colture stesse. I ricercatori hanno avanzato l’ipotesi che questo indichi un miglioramento degli enzimi ossidativi che, a sua volta, sarebbe indice di una maggiore ossidazione di grassi nei muscoli.

Il beta-idrossi-beta-metilbutirrato ha esercitato anche un’azione stabilizzante sulle membrane delle cellule muscolari, come evidenziato dalla minore perdita di un enzima, associato alla disgregazione delle cellule dei muscoli, da parte delle cellule trattate. Questo fatto mostra come l’HMB sia un fattore protettivo nei confronti del catabolismo delle cellule muscolari. Esso sembra inoltre poter migliorare l’espressione di altre proteine specifiche dei muscoli.

Altri studi come quello sopra citato sottolineano come l’assunzione di integratori di HMB possa prevenire un’eccessiva disgregazione muscolare nel corso di un allenamento con i pesi, ma cosa succede nel caso di uno di durata? Ricerche precedenti hanno evidenziato come le persone che completano delle corse di resistenza aerobica più lunghe, come la maratona per esempio, riportano spesso danni muscolari estesi, e i ricercatori si chiedevano se l’HMB potesse ridurli. Scienziati dell’Iowa State University (Università statale dell’Iowa), che detiene il brevetto d’uso dell’HMB (beta-idrossibeta- metilbutirrato) come integratore alimentare, hanno fatto a questo proposito delle ricerche.


Essi hanno misurato i livelli ematici degli enzimi associati al danno muscolare in 13 soggetti, sia prima che dopo l’integrazione di 3 grammi di HMB o di un placebo al giorno. Dopo cinque settimane di HMB, i soggetti hanno effettuato una gara di 20 chilometri. Sono stati misurati i valori enzimatici dei muscoli, sia prima che immediatamente dopo la gara, e anche quattro giorni dopo di essa. I risultati ottenuti hanno mostrato come le concentrazioni degli enzimi responsabili per il danno muscolare risultassero elevate sia nel gruppo ad HMB che in quello a placebo e per i quattro giorni seguenti la gara; in ogni caso, i livelli del gruppo a placebo risultarono più alti rispetto al gruppo che assumeva l’HMB. Inoltre, i soggetti per cui era prevista l’integrazione di HMB riportarono dei valori significativamente inferiori di uno degli enzimi responsabili del danno muscolare, a due e tre giorni dalla gara. Questa evidenza ha fatto ritenere ai ricercatori che l’HMB sia in grado di proteggere i muscoli anche durante un duro allenamento aerobico.

Articolo tratto da “Applied Metabolics Volume 1“, pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore. Tutti i diritti riservati.

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