30 marzo 2012

Gli aiuti ergogeni: quali funzionano davvero?

di Dave Tuttle


La scienza della nutrizione è relativamente recente. Ogni anno vengono fatte nuove scoperte e contemporaneamente si trova che fatti vecchi e ritenuti veri sono in realtà solo miti. A volte ci sono anche studi contrastanti sullo stesso nutriente, come è recentemente accaduto coi fiocchi di avena. Alcuni studi affermavano che l’avena fosse uno dei migliori aiuti per la salute mai scoperto, mentre altri studi sostenevano che diversi fattori – come il basso contenuto di grassi di una dieta ricca di fibre - fossero in realtà i veri responsabili dei benefici a essa attribuiti.

In questo ambiente così confuso, per l’atleta natural può risultare difficile distinguere le cose giuste da quelle sbagliate.

Questa situazione non è certo resa più semplice dalle pretese esagerate di alcuni venditori delle ditte di integratori. Sicuramente avrete visto annunci di prodotti che si sarebbero apparentemente dimostrati efficaci in studi “scientifici”. Tuttavia, ad un esame più attento, questi studi non hanno usato gruppi di riscontro o altre metodologie richieste per eliminare gli errori. Anche se lo hanno fatto, i risultati potrebbero non avere particolare rilevanza per un determinato sport o per l’allenamento atletico in generale.

In nessun posto la confusione regna più sovrana che nel campo degli aiuti ergogeni. Viene definito aiuto ergogeno ogni fattore esterno in grado di determinare un miglioramento delle performance fisiche. Nel campo dell'integrazione gli aiuti ergogeni sono tutti quei prodotti che in apparenza migliorano la capacità di effettuare lavoro fisico. C’è una lunga lista di prodotti che le ditte di integratori hanno proposto come aiuti ergogeni: inosina, gamma-orizanolo, succinati, octacosanolo, steroli vegetali, pappa reale, singoli aminoacidi “miglioratori della crescita”, estratti ghiandolari e molti altri.

Ci sono anche “ottimizzatori metabolici” sul mercato che combinano carboidrati, aminoacidi, vitamine e minerali con alcuni di questi aiuti ergogeni.

Da tutte le affermazioni delle pubblicità sulle riviste si penserebbe che il successo atletico sia garantito solo se si prendono abbastanza di queste “pozioni magiche”. E certamente sarebbe bello se fosse vero (a patto di avere i soldi per comprare i prodotti!). Sfortunatamente non è così!

Molta gente cerca quella pillola speciale che farà la differenza cruciale nella prestazione sportiva. Chi usa gli steroidi è famoso per questa mentalità. Molti sembrano disposti a ingurgitare qualsiasi cosa che gli capiti fra le mani se gli viene detto che ciò ha la potenzialità di migliorare il fisico.  Forse è una conseguenza dell’ossessione della nostra società per i farmaci e le pasticche...

Beh, mi dispiace deludervi, ma non esiste alcuna pozione magica a disposizione! Se ci fosse, la notizia si sarebbe diffusa, ormai, e tutti la userebbero. È semplicemente così. Non ci sono scorciatoie reali per ottenere il fisico di un campione naturale. Ci vogliono un duro allenamento, una dieta sana, ed uno stile di vita adeguato, non qualche esoterica pasticca in un flacone!

Di fatto la ricerca scientifica obiettiva ha trovato che solo cinque prodotti hanno un qualche vero beneficio ergogeno: carboidrati, proteine, caffeina, bicarbonato e creatina. Tre di questi prodotti non sono nemmeno considerati aiuti ergogeni dalla maggior parte delle persone.

• Carboidrati e proteine. La prestazione ottimale può essere ottenuta solo quando l’atleta natural assume le adeguate quantità di carboidrati e proteine (o aminoacidi) per il suo metabolismo. Pertanto, nel senso più stretto, questi carboidrati ed aminoacidi possono essere considerati come "aiuti ergogeni" efficaci.

• Caffeina. Anche la caffeina contenuta nel caffè e nel tè può aumentare la vigilanza e la prestazione nelle competizioni atletiche. Lo fa incrementando l’uso degli acidi grassi per la produzione di energia, il che fa risparmiare le riserve di glicogeno dell’organismo. La caffeina ha inoltre dei benefici psicologici, che possono aumentare il livello di intensità durante l’esercizio fisico. Sebbene questi effetti siano modesti, essi sono abbastanza significativi tanto da rendere la caffeina una sostanza vietata dal C.I.O. La caffeina inoltre può rendere nervosa molta gente e può causare disidratazione a causa del suo effetto diuretico. Il consumo regolare di caffeina riduce al minimo i suoi effetti sulla prestazione sportiva, pertanto bisognerebbe assumerla con moderazione se si decide di usarla come aiuto ergogeno.

 • Bicarbonati. Un’altra sostanza con un beneficio ergogeno è il bicarbonato. I bicarbonati, essendo sostanze alcaline, contrastano l’accumulo di acido lattico nella fibra dei muscoli, il che ritarda per un po’ l’inizio della fatica muscolare. Se ciò può risultare di vantaggio in una maratona o altre gare di durata, non è stato provato  che il bicarbonato migliori la forza o la massa muscolare di un atleta. Di conseguenza il valore dei bicarbonati per i powerlifter, i lottatori o i bodybuilder deve ancora essere dimostrato. Il bicarbonato può inoltre causare in grandi quantità un serio caso di diarrea, quindi bisogna fare attenzione se lo si sperimenta!


• Creatina. Negli ultimi cinque anni la ricerca scientifica ha mostrato che la creatina monoidrato (e non quella esterificata, che ha dimostrato produrre elevati livelli di tossicità) è una sostanza altamente efficace per incrementare la sintesi proteica e la massa muscolare magra, per costruire forza e potenza, per elevare la capacità di durata e per ridurre il grasso corporeo. A differenza della maggior parte degli aiuti ergogeni, la creatina è in grado di passare inalterata attraverso lo stomaco e l’intestino. Alla fine raggiunge le cellule muscolari dove può essere accumulata e usata per aumentare la capacità del muscolo di eseguire esercizio fisico. La creatina è un elemento chiave del sistema energetico ATP-CP. Quando i muscoli hanno alti livelli di creatina, sono in grado di sintetizzare nuovamente l’ATP per un periodo di tempo più lungo, il che evita all’acido lattico di formarsi. Questo consente di allenarsi con maggiore intensità. La creatina è contenuta della carne e nel pesce, tuttavia bisognerebbe mangiare diversi kg di questi cibi ogni giorno per ottenere miglioramenti della prestazione significativi. Considerato il contenuto di grasso e colesterolo di questi cibi, è più sano e semplice usare un integratore di creatina monoidrata.

Articolo tratto da “Forever Natural, come eccellere nello sport senza doping” di Dave Tuttle. Pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore.

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