15 febbraio 2012

La L-carnitina e la matrix lipolitica (prima parte)

di George L.Redmon
Il punto importante da afferrare è che la carnitina è l'unica molecola in grado di agire da navetta di trasporto per i grassi - è unica e essenziale, e non può essere rimpiazzata da nessun altra sostanza.
Brian Leibovitz da "Carnitine: The Vitamin BT Phenomenon"

Nel film "Matrix Reloaded" il personaggio di Neo, ormai dotato di poteri sovrannaturali, ha uno scontro finale con il cattivo, l'agente Smith. Quest'ultimo ha trovato il modo di manipolare il programma di Matrix per generare infinite copie di se stesso e tentare di assumere il completo controllo di Matrix. Persino con i suoi poteri straordinari, Neo ha bisogno che cascate aggiuntive di energia vengano traghettate fino alla sua interna fonte di potere per consentirgli di sconfiggere l'agente Smith e la sua armata di guerrieri identici.


Questo scenario assomiglia molto alla guerra che imperversa nei recessi più profondi della nostra interna matrix di ossidazione del grasso. Che siate veterani o novizi del bodybuilding, campioni o semplici amatori del fitness, anche voi conducete una guerra contro un avversario formidabile che ha la capacità di riprodursi e moltiplicarsi. Il problema che vi trovate a fronteggiare nella vostra battaglia quotidiana per mantenere o conseguire quell'asciutto aspetto muscoloso tanto agognato è che avete qualcosa come 30 bilioni di questi agenti, ossia le cellule adipose, tutti lì a reclamare la propria fetta di torta.

Se poi siete donne, come sottolinea Debra Waterhouse nel suo Outsmarting the Female Fat Cell (New York: Hyperion, 1995), i vostri adipociti saranno fisiologicamente diversi da quelli degli uomini: più grossi, più attivi e più resistenti alla dieta o al cambiamento, per cui la vostra battaglia sarà ancora più ardua.

Esiste una matrix lipolitica?

L'affermazione di Brian Leibovitz circa l'ossidazione dei grassi implica che i grassi devono essere condotti in un luogo dove vengono bruciati o metabolizzati. Lawrence E. Lamb, autore di Metabolics: Putting Your Food Energy to Work(New York: Harper and Row, 1974) ed ex-professore di medicina alla Baylor University e direttore di scienze mediche alla School of Aerospace Medicine, ci ricorda che la vera chiave per l'ossidazione del grasso non è l'efficacia con cui si verifica il processo durante l'attività fisica, ma piuttosto quello che avviene quando non si sta facendo nulla. Lamb sostiene che da un punto di vista fisiologico abbiamo la capacità di metabolizzare grasso ininterrottamente. E' qui che entra in gioco la carnitina.

Ecco le domande chiave:

1) Come è che il grasso viene scacciato o rimosso da vari tessuti corporei e aree di accumulo per essere bruciato?
2) Dove avviene realmente all'interno dell'organismo l'ossidazione del grasso?
3) Che cos'è la L-carnitina e perché è considerata la molecola prediletta dalla natura per trasportare il grasso alla matrix lipolitica interna all'organismo?

La molecola brucia-grassi prediletta dalla natura


La L-carnitina fu scoperta per la prima volta nel 1905 da due scienziati Russi che isolarono la sostanza a partire da estratti di muscoli di vari animali. Il suo nome deriva dal latino carne, che significa appunto carne. All'inizio, si pensò che si trattasse di una vitamina facente parte della famiglia del complesso B, dal momento che contiene azoto ed è idrosolubile, due caratteristiche distintive  delle vitamine B. Fu così chiamata vitamina BT. L'errore di valutazione divenne evidente più tardi quando si scoprì che sia il corpo umano che altri organismi sono in grado di sintetizzare questa sostanza. Per definizione una vitamina è invece una sostanza essenziale per l'organismo, ma che l'organismo stesso non può produrre da solo. Il corpo umano può produrre L-carnitina a partire dagli amminoacidi lisina e metionina.

Il codice binario dell'ossidazione di grasso

Come molte vitamine B, la L-carnitina agisce come un cofattore nel metabolismo e collabora alla conversione di proteine, grassi e carboidrati ricavati dal cibo in energia per il corpo. Parte di questa energia è indirizzata all'uso immediato, parte è immagazzinata sotto forma di acidi grassi per uso successivo. Mentre l'energia immediata è bruciata rapidamente, le fonti immagazzinate necessitano di un nutriente di trasporto per mettere in moto il processo metabolico noto come lipolisi. La ricerca scientifica ha dimostrato che la L-carnitina, un amminoacido non essenziale, è la sostanza chiave che libera i grassi da vari siti di accumulo all'interno dell'organismo. Queste scoperte portano alla descrizione del ruolo critico svolto dalla carnitina nel metabolismo del grasso, la gestione del peso e la salute cardiovascolare.

Una rete aggrovigliata


Se da un lato la L-carnitina ha caratteristiche vitamino-simili, dall'altro presenta una serie di complicazioni biologiche. Gli amminoacidi, i mattoni base da cui sono costituite le proteine, rappresentano una parte vitale del vostro programma di sviluppo di massa magra muscolare. Anche se la sua funzione principale non è né la sintesi proteica né la costruzione di neurotrasmettitori (nutrienti del cervello), come è tipico degli amminoacidi, la L-carnitina è riconosciuta come appartenente alla famiglia degli amminoacidi. Le sue funzioni principali sono la produzione di energia, la costruzione di muscoli e la metabolizzazione dei grassi. In qualità di modulatore della lipolisi, è una molecola chiave responsabile del trasporto degli acidi grassi liberati in quei minuscoli inceneritori cellulari noti come mitocondri. Unica, essenziale e insostituibile, la L-carnitina è la sostanza prediletta dalla natura per l'ossidazione del grasso.

Nei panni di Neo


Senza questa fonte di potere extra il vostro innato potenziale di ossidazione del grasso rimane latente, incapace di rallentare la crescita e la moltiplicazione di quei 30 bilioni di cellule adipose che pullulano dentro di voi. Senza l'aiuto della L-carnitina, la porta di accesso alla vostra matrix lipolitica non può aprirsi per incenerire il grasso con la prontezza e l'efficacia progettate dalla natura. Da un punto di vista biologico, siamo instancabili macchine per bruciare grasso. Abbiamo un illimitato potenziale per immagazzinare, trasportare e convertire energia da fonti alimentari e vari elementi supplementali per mezzo di complesse reazioni metaboliche ed abbiamo la capacità di bruciare grasso ininterrottamente. La chiave per il mantenimento del complesso processo di sprigionamento, carico e trasporto del grasso ai mitocondri sta nell'avvio e nell'efficace compimento del processo di ossidazione del grasso persino a riposo, quando non si sta facendo alcunché.

Se la L-carnitina è classificata come amminoacido non-essenziale perché il corpo umano è in grado di produrla, i dati attualmente a nostra disposizione rivelano che in realtà l'organismo può necessitarne in quantità che vanno oltre la sua capacità di sintetizzare endogenamente questa sostanza. Questo fatto ha spinto i medici a classificarla come un nutriente essenziale sotto certe condizioni che richiede una supplementazione addizionale. Messo in termini semplici, anche se produciamo endogenamente L-carnitina, certe condizioni, come lo stress, possono renderne insufficiente l'ammontare.

Evidenze sempre crescenti hanno dimostrato che il ritmo a cui l'organismo brucia grasso è in ampia misura determinato dall'efficacia con cui agisce il sistema di trasporto carnitino-dipendente. Quando questo sistema lavora a prestazioni di picco, gli acidi grassi tratti da aree di accumulo nel fegato, nei muscoli e nei tessuti corporei forniscono considerevoli quantità di energia ai muscoli. Ciò favorisce un più vigoroso pump muscolare, che stimola l'ossigeno a circolare più liberamente, mantenendo così il ciclo lipolitico in continuo ed efficace funzionamento. Maggiore è l'apporto di ossigeno, maggiore la quantità di acidi grassi bruciati come carburante.


Articolo pubblicato in Italia da Sandro Ciccarelli Editore su www.olympian.it - All rights reserved.

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